martedì 11 novembre 2008






Lunedì 10

Giornata tranquilla, sembra che anche la moltitudine di persone del giorno prima si sia allontanata, certo la gente in giro è molta ma non si tratta più della folla incredibile che ci aveva accompagnato al Ghat.

Ne approfittiamo per infilarci dentro il tempio di Brahma, seguendo i loro riti, e arrivando nella stanza di un imponente santone avvolto da un Sari arancione che concede udienza ai fedeli (naturalmente in cambio riceve delle piccole donazioni).


Roberto non manca di suonare la campana e di avvicinarsi ai religiosi, sembra molto preso al punto che comincio a temere una sua conversione; lo trascino via a forza, mentre il suo raffreddore è davvero peggiorato.

Decidiamo di partire per Jaisalmer approfittando di uno splendido Bus de-Luxe che, ci dicono, ci porterà a destinazione entro le 8 del mattino successivo. La partenza è alle 10 di sera per cui Roberto ne approfitta per cercare di recuperare un po’ di salute.

Dopo una cena piuttosto frugale (mezza focaccia io, 4 crostini lui, più un gelato) andiamo al punto concordato.
Roberto è un po’ preoccupato, io lo rincuoro dicendogli che ho visto le foto e certamente si tratterà di un viaggio estremamente comodo, molto più che in treno.
Incontriamo due ragazze torinesi che ci raccontano quanto hanno pagato per stare e Pushkar e ci convinciamo ancor di più di essere stati vittima non di un raggiro bensì di un’estorsione, noi 2.000 Rupie a notte per una stanza fatiscente, loro 350 per un posto incantevole: pazienza.


Un taxi dell’agenzia di viaggio ci porta ad Ajmer, dove dopo qualche minuto arriva il nostro Bus de-luxe, devo dire che è un po’ diverso da come lo immaginavo, strapieno di gente, con tutti gli spazi occupati, perfino il corridoio; naturalmente i nostri posti sono occupati e dobbiamo arrabbiarci per riuscire a liberarli. Gli occupanti abusivi mantengono la loro posizione, io perdo il controllo e sto per dare inizio ad una lite, quando una possente mano si poggia sulla spalla, “italiano bono, ci penso io” dice l’autista e risolve il problema. Alla fine ci accomodiamo e, in un ambiente piuttosto “odoroso” e pieno di spifferi d’aria partiamo alla volta di Jaisalmer.

1 commento:

maurizio ha detto...

Ammazza che sola che vi hanno fatto