Mercoledì 19
VARANASI
E’ sera quando arriviamo a Varanasi, per arrivare ai ghat, dove abbiamo l’albergo, dobbiamo attraversare la città nuova, la parte centrale ed introdurci nella città vecchia; lo spettacolo è il solito, un India tutta “rotta”, fatiscente, sporca e con un traffico indescrivibile.
Alla fine però arriviamo ai Ghat e incominciamo la nostra visita a quello che è il posto più sacro di tutta l’India, la sponda del fiume Gange dove si affacciano numerosi i ghat, ovvero delle scalinate che consentono alla gente di scendere al fiume, molti dei quali sovrastati da palazzi monumentali, anche se spesso abbandonati e fatiscenti.
L’impressione è affascinante, anche se non c’è la folla delle cartoline, in pratica quella che abbiamo visto a Pushkar. Per certi versi assomiglia Venezia, con questi edifici che si specchiamo nell’acqua fino a finirvi dentro.
La sponda con i ghat è lunga svariati chilometri, e, soprattutto di sera, da’ l’impressione di qualcosa di monumentale e decadente.
Di fatto le costruzioni così imponenti sono dovute al fatto che, quando ci sono i monsoni, il fiume sale di parecchi metri ricoprendo interamente le scalinate.
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